posted on 2010-08-04, 10:06authored byAlessandro Quercia
Le ceramiche comuni di età romana
costituiscono di gran lunga la categoria ceramica maggiormente attestata
nello scavo di via Sacchi: sono stati identificati complessivamente oltre 12.743 frammenti, di cui 4630
costituiscono il numero minimo individui (NMI), conteggiati sulla base degli orli. Il materiale complessivo
è stato suddiviso in differenti classi di materiali secondo i criteri di classificazione basati sulle caratteristiche
tecnologiche; la ceramica da fuoco, con un impasto adatto all’esposizione alla fiamma, che la rende utilizzabile
per la cottura di cibi ed altre operazioni analoghe; la ceramica comune acroma, il cui impasto ha caratteristiche
tecniche che non permettono la sua esposizione al fuoco e che veniva utilizzata per la preparazione, la conservazione
e il consumo di alimenti solidi e liquidi; la ceramica comune verniciata, caratterizzata da una rivestimento
applicato sulla superficie dei recipienti. Nell’ambito della ceramica da fuoco rientrano due produzioni
nettamente distinte; la ceramica africana da cucina e la ceramica a vernice rossa interna.
All’interno delle singole classi ceramiche sono state definite le principali forme. L’individuazione delle forme
si basa sulle caratteristiche morfologiche (ad esempio l’articolazione dell’imboccatura, la presenza e il numero
delle anse), sui parametri dimensionali (ossia il calcolo dei rapporti proporzionali fra gli elementi morfologici
di un vaso, quali ad esempio il diametro dell’orlo e l’altezza) e sulle caratteristiche tecniche e funzionali. Per
quanto riguarda la terminologia, si è deciso di adottare nomi moderni per indicare le forme ceramiche, affiancati
quando è possibile dal nome latino; i termini moderni rivestono in questo caso un valore meramente convenzionale,
connesso alla necessità di stabilire un lessico univoco secondo i criteri di classificazione applicati
piuttosto che un riferimento alla funzione connesso al nostro moderno ambito culturale.
All’interno delle forme, infine, sono stati individuati, sulla base di sensibili mutamenti morfologici, i tipi e
le varianti. [from the introdution]